Tra le città più belle d’Italia, Siena meriterebbe senza dubbio almeno un weekend lungo per essere esplorata in lungo e in largo, ma si sa, il tempo è spesso tiranno.
In questo post trovate quindi un itinerario a piedi ottimizzato al meglio per visitare Siena in un giorno: andiamo!
Cosa vedere a Siena in un giorno: mappa dell’itinerario a piedi
Noi siamo arrivati a Siena di prima mattina, dopo aver trascorso due splendidi giorni in Val d’Orcia.
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Qui sotto trovate una mappa con tutte le tappe imperdibili in una giornata a Siena: punto di partenza la Fortezza Medicea, un posto comodissimo dove parcheggiare gratuitamente a Siena e vicinissimo al centro storico.
Siena in 1 giorno: cosa non perdere
Fortezza Medicea
Come vi dicevo il nostro punto di partenza.
Costruita nella seconda metà del Cinquecento su ordine del duca di Firenze Cosimo I de’ Medici, la Fortezza Medicea svetta con i suoi bastioni in prossimità del quartiere di San Prospero.
Proprio dal camminamento lungo le mura della Fortezza si gode di una vista bellissima su Siena da non farsi assolutamente scappare, tanto più che l’accesso è completamente gratuito!
Piazza del Campo: Palazzo Pubblico e Torre del Mangia
Dalla Fortezza Medicea in circa dieci minuti di cammino si raggiunge il cuore di Siena: Piazza del Campo o, come viene semplicemente chiamata dai senesi, Il Campo.
Conosciuta in tutto il mondo perché qui si corre il celebre Palio, Piazza del Campo regala un colpo d’occhio davvero scenografico a partire dalla sua particolare forma a conchiglia a 9 spicchi, tributo al Governo dei Nove che ne promosse la realizzazione.
Su Piazza del Campo si affacciano alcuni tra gli edifici più belli di Siena:
- il Palazzo Pubblico o Palazzo Comunale, sede del Museo Civico che custodisce capolavori come la Maestà di Simone Martini e il celebre ciclo affrescato Effetti del Buono e del Cattivo Governo di Ambrogio Lorenzetti
- la Torre del Mangia, imperdibile punto panoramico sulla Piazza stessa e sui tetti di Siena.
Ma sapete perché la Torre del Mangia si chiama così? Sembrerebbe che il nome derivi dal suo primo campanaro, tale Giovanni di Balduccio, noto come “mangiaguadagni” per via dei suoi sperperi e dei suoi vizi legati soprattutto alla buona tavola - la Fonte Gaia, la prima fonte pubblica della città
- la Cappella di Piazza dove nella prima mattina del 2 luglio e del 16 agosto, giorni del Palio rispettivamente della Madonna di Provenzano e dell’Assunta, si celebra la Messa del fantino
- i palazzi color, ça va sans dire, terra di Siena – Palazzo Chigi-Zondadari, Palazzo Sansedoni, Palazzo d’Elci, Case De Metz – e la Loggia della Mercanzia.
Curiosità: pur essendo all’interno delle mura medievali che delimitano l’area di suddivisione della città di Siena in contrade, in tutto 17, per un’antica convenzione sia Piazza del Campo che Palazzo Pubblico non appartengono ad alcuna contrada, rendendo così di fatto il luogo dove si corre il Palio “campo neutro”.
Torre del Mangia: orari di apertura e biglietti
La Torre del Mangia è aperta tutti i giorni dalle 10.00 alle 13.30 e dalle 14.15 alle 19.00.
L’ingresso è all’interno del cortile di Palazzo Pubblico e il costo del biglietto è di 10€ (se avete intenzione di visitare anche il Museo Civico c’è la possibilità di acquistare un biglietto combinato al costo di 15€).
Tenete presente che per salire in cima alla Torre bisogna affrontare circa 400 scalini in un ambiente abbastanza stretto (non adatto ai claustrofobici), ma la vista vi ricompenserà della fatica!
Complesso monumentale del Duomo di Siena
Inoltrandosi nel labirintico intreccio di stradine medievali si raggiunge velocemente Piazza Duomo.
Anche qui c’è di che rimanere a bocca aperta, motivo per cui prendetevi tutto il tempo che vi serve per ammirare la splendida facciata del Duomo dedicato a Santa Maria Assunta.
Una volta ripresi – per quanto possibile – dalla sindrome di Stendhal, è giunto il momento di visitare quella che è nota come “l’Acropoli di Siena”.
Il Duomo di Siena
Dopo aver averne ammirato l’esterno non si può che varcare la soglia del Duomo, uno degli esempi più alti di cattedrale romanico-gotica italiana.
Al suo interno hanno lavorato i più grandi artisti dell’epoca, da Nicola e Giovanni Pisano a Donatello, da Michelangelo a Gian Lorenzo Bernini.
Ma l’opera più eccezionale di tutte è sicuramente il Pavimento del Duomo: citando le parole del Vasari “il più bello…, grande e magnifico… che mai fusse stato fatto”.
Posato a partire dal XIV secolo e concluso soltanto nell’Ottocento, il Pavimento del Duomo venne realizzato con la tecnica del commesso marmoreo e del graffito: composto da 56 tarsie, i cartoni preparatori furono forniti da importanti pittori e scultori tutti senesi tranne uno, il Pinturicchio, autore della tarsia raffigurante Il Colle della Sapienza.
Proprio per preservarne lo stato di conservazione, visto il suo inestimabile valore, il Pavimento viene scoperto solo per brevi periodi ogni anno.
Scopertura straordinaria del Pavimento del Duomo di Siena
Per il 2024 il periodo di scopertura del Pavimento del Duomo è previsto in due occasioni:
– dal 27 giugno al 31 luglio
– dal 18 agosto al 16 ottobre
Insomma, un motivo in più per visitare Siena!
La Libreria Piccolomini
Gioiello tra i gioielli, la Libreria Piccolomini è collocata sul lato sinistro della Cattedrale ed è assolutamente da non perdere.
Venne costruita per volere dell’arcivescovo di Siena Francesco Todeschini Piccolomini, il futuro Papa Pio III, per onorare la memoria dello zio materno Enea Silvio Piccolomini, anche lui Papa con il nome di Pio II, e conservarne il ricco patrimonio bibliografico e di codici miniati.
A decorare la Libreria Piccolomini un incredibile ciclo di affreschi dai colori smaltati che celebra la vita e gli atti del pontificato di Pio II, opera della bottega del Pinturicchio in cui lavorava anche un giovanissimo Raffaello.
E tra paesaggi evocativi, rappresentazioni di cerimonie ricchissime di dettagli soffermatevi sulla scena della Canonizzazione di Santa Caterina da Siena: in basso a sinistra tra il pubblico degli ordini religiosi si possono individuare un giovane Raffaello riconoscibile dalle calze rosse e lo stesso Pinturicchio con indosso invece un berretto rosso.
La Cripta
Proseguendo nella visita si scende nelle Cripta nel Duomo, una delle scoperte archeologiche più importanti degli ultimi anni.
La Cripta viene infatti “scoperta” solo nel 1999, a seguito di alcuni lavori di recupero degli ambienti connessi con l’Oratorio dei Santi Giovannino e Gennaro che poi si estesero all’area sottostante il coro portando così alla luce un ambiente inatteso, decorato con un ciclo pittorico risalente alla seconda metà del Duecento.
Le scene, che raffigurano episodi dell’Antico e Nuovo Testamento, si caratterizzano per la vivacità dei colori che rivestono anche i pilastri e i capitelli delle colonne.
Il Museo dell’Opera
Fondato nel 1869, è uno dei musei privati più antichi d’Italia.
Il Museo dell’Opera ha sede in quella che doveva essere la navata destra del cosiddetto “Duomo Nuovo”, la cui costruzione – iniziata nel 1339 – venne però interrotta a seguito sia della recessione economica provocata dalla peste nera sia per i problemi di statica rilevati in alcune parti già edificate.
Il Museo raccoglie tantissime opere originali provenienti dal Duomo, tra cui spiccano le statue della facciata – Sibille, Profeti e Filosofi dell’antichità – scolpite da Giovanni Pisano, il bassorilievo di Jacopo della Quercia raffigurante la Madonna in trono col Bambino e il cardinal Casini e il celebre tondo di Donatello della Madonna col Bambino.
Ma soprattutto il Museo dell’Opera custodisce i due capolavori di Duccio di Boninsegna: la grandiosa Vetrata policroma realizzata per l’abside del Duomo e la pala d’altare della Maestà.
Una menzione a parte merita poi la Madonna degli occhi grossi del Maestro di Tressa, uno dei più antichi dipinti di scuola senese dal particolare valore simbolico: proprio davanti a quest’opera infatti, il popolo senese pronunciò una preghiera per affidare la città alla Vergine alla vigilia della vittoriosa battaglia di Montaperti sui rivali fiorentini.
Il Facciatone, il punto panoramico più bello di tutta Siena
Dopo l’abbandono del progetto del “Duomo nuovo”, il Governo dei Dodici ordinò la demolizione delle parti divenute nel frattempo pericolanti.
Ciò che rimane ancora oggi di questo ambizioso progetto è l’imponente facciata, il “Facciatone” appunto, rivestito da fasce di marmo bianco e nero, i colori di Siena.
Dalle logge del Museo dell’Opera si può accedere così alla panoramicissima balconata del Facciatone, spettacolare (e vertiginoso!) punto di osservazione su tutta Siena e la campagna toscana.
Il Battistero di San Giovanni
Costruita ad un livello inferiore rispetto alla Cattedrale, la pieve di San Giovanni Battista regala già dall’esterno un notevole colpo d’occhio.
E’ però l’interno a lasciare davvero senza fiato, con le navate a volta ogivale completamente affrescate, tra i più fulgidi esempi della pittura senese del Quattrocento.
Al centro il Fonte Battesimale, straordinaria opera realizzata in marmo, bronzo e smalto a cui hanno contribuito i maggiori scultori dell’epoca: in particolare spicca il celebre rilievo realizzato da Donatello che rappresenta Il Banchetto di Erode, probabilmente la scena più commovente sia per drammaticità che per qualità di esecuzione.
Bonus: La Porta del Cielo
Per la serie “fatto trenta, facciamo trentuno” non lasciatevi scappare il suggestivo percorso di visita sui tetti della Cattedrale.
Il nome “Porta del Cielo” non poteva essere difatti più azzeccato: la visita si snoda letteralmente sulle volte stellate del Duomo, attraverso quei locali in cui per secoli hanno avuto accesso solo le grandi maestranze.
Un punto di vista privilegiato dentro e fuori la Cattedrale.
Biglietti combinati per la visita del complesso del Duomo di Siena
Insomma avete capito che c’è tanta, tantissima, carne al fuoco quindi sì ai biglietti combinati!
- Porta del Cielo – All inclusive che prevede la visita a Porta del Cielo, Duomo (e pavimento scoperto nei periodi di scopertura), Libreria Piccolomini, Cripta, Museo dell’Opera, Facciatone e Battistero.
Costo biglietto intero con prevendita online 22€ - Acropoli Plus a cui, oltre alle visite sopraelencate, si aggiunge la visita al Complesso Museale di Santa Maria della Scala (se visitate Siena in giornata però non ve lo consiglio perché altrimenti rischiate di passare tutta la giornata chiusi tra Duomo e musei).
Costo biglietto intero con prevendita online 27€ - OPA SI Pass che comprende Duomo, Libreria Piccolomini, Cripta, Museo dell’Opera, Facciatone e Battistero.
Costo biglietto intero con prevendita online 15€
I biglietti combinati hanno validità per tre giorni consecutivi: trovate tutte le informazioni aggiornate sul sito ufficiale del Duomo di Siena.
Andare a caccia di contrade tra le vie medievali
Siena è sinonimo di contrade e camminando per le sue vie medievali si respira il vivo senso di appartenenza dei suoi contradaioli: tra negozi, ristoranti e botteghe spuntano infatti bandiere e stendardi pronti a cambiar colore e stemma al cambiar di contrada.
Le contrade di Siena sono ben 17 – ve l’avevo già detto sopra…volevo solo vedere se eravate attenti! 😉 – e ciascuna ha una propria Costituzione ed una propria struttura di amministrazione presieduta da un Priore (chiamato Governatore nella contrada dell’Oca e Rettore in quella del Bruco).
Ogni contrada ha poi una propria fontanina battesimale dove si tiene il cosiddetto ”battesimo contradaiolo”, una sorta di battesimo laico con cui si ufficializza l’appartenenza alla contrada.
Si tratta di un’usanza abbastanza recente, introdotta a partire dal secondo dopoguerra per via dello spostamento della popolazione dal centro storico alla periferia: anticamente infatti era contradaiolo solo chi nasceva nel territorio di una contrada, mentre oggi, con il battesimo contradaiolo, l’appartenenza alle contrade viene mantenuta anche per i bambini nati fuori dalle mura.
Mentre passeggiate tra le vie di Siena aguzzate quindi la vista alla ricerca delle bellissime fontane delle contrade!
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2 comments
Ho un rimpianto grossissimo: aver visitato Siena quando ancora non esistevano i blog e non avevo la passione della fotografia. Grazie per questo itinerario, lo tengo a mente perché vorrei tornare in città e salire di nuovo sulla torre del Mangia
Ciao Luca, un ottimo motivo per tornare allora 😉 Siena è davvero di una bellezza incredibile e vederla dall’alto è un’esperienza da non perdere!