Notting Hill è tra i quartieri più iconici e famosi di Londra.
Già vi vedo canticchiare in automatico When you say nothing at all, ma vi dico subito che in questo post NON troverete un itinerario cinematografico…anche perché dai, ammettetelo, quanto è sopravvalutato quel film? (se ci mettiamo pure l’antipatia di Hugh Grant…ma sto divagando, quello forse è solo un problema mio).
Non troverete nemmeno un’esaltazione del mercato di Portobello, diventato decisamente kitsch e da evitare come la peste nella giornata del sabato per il delirio di gente in preda alla sindrome da selfie.
Sperando di non avervi smontato troppo, ecco cosa vedere a Notting Hill in un itinerario a piedi alla ricerca degli scorci più autentici e suggestivi.
Dove si trova e come arrivare a Notting Hill
Iniziamo dalle basi.
Notting Hill si trova nella zona ovest di Londra e fa tecnicamente parte del Royal Borough of Kensington e Chelsea: centralissimo dunque, dall’atmosfera trendy e vivace, ma anche molto molto – l’ho già detto molto? – esclusivo.
Le fermate della metro più comode per arrivare qui sono due:
- Notting Hill Gate, servita da Central, Circle e District Line
- Ladbroke Grove, servita da Circle e Hammersmith&City Line

La storia di Notting Hill
Fino agli anni ’20 dell’Ottocento, Notting Hill era noto come “potteries and piggeries”, ceramiche e maiali quindi, per l’alta concentrazione di fornaci per la lavorazione dell’argilla e di fattorie dedite all’allevamento di suini, tanto che ancora oggi troviamo una Pottery Lane nonché una ciminiera superstite in Walmer Road.
Quando queste attività iniziarono ad essere abbandonate, due tra le più grandi famiglie di proprietari terrieri della zona, i Norland e i Ladbroke, decisero di investire nella trasformazione dell’intera area.
Sorsero così le prime case in stile edoardiano, vennero costruiti i caratteristici crescent – i tipici viali a mezzaluna – e nacquero i primi giardini come il Ladbroke Square Garden, il più grande tra i parchi privati della Londra ottocentesca.

Nonostante questi cambiamenti, Notting Hill stentava a decollare come quartiere di prestigio rivolto alla nobiltà, attirando invece la nuova classe borghese ed esponenti dell’arte e della letteratura, come testimonia l’alto numero di blue plaques che si trovano qui.
A partire dal Novecento, attorno a questo nuovo progetto residenziale si stabilirono le prime comunità di afroamericani provenienti dalle colonie britanniche dei Caraibi.
E’ a loro che si devono sia il Notting Hill Carnival, la celebre parata di carri e danzatori caraibici che anima le strade di questa zona di Londra ad agosto, sia le ancora più famose case colorate di Notting Hill.

Itinerario a piedi a Notting Hill con mappa
Per godervi appieno l’atmosfera autentica di Notting Hill il mio suggerimento è di evitare, se potete, il weekend.
Se invece avete solo il sabato e la domenica, beh…cambiate zona! (scherzo 😉)
Siate però pronti alla ressa e cercate magari di venire qui nella prima parte della mattina o – se non vi interessa il mercato – anche nel tardo pomeriggio.
Nella mappa trovate un collaudato itinerario a piedi a Notting Hill partendo dalla stazione della metro di Ladbroke Grove fino a quella di Notting Hill Gate.
Cosa vedere a Notting Hill
Le case colorate di Notting Hill
Tra le attrazioni – se così le vogliamo chiamare – più famose di Notting Hill, ci sono senza dubbio loro: le case dalle facciate colorate.
Quella che è diventata una delle caratteristiche di Notting Hill si deve ai primi abitanti afroamericani che si trasferirono qui dai Caraibi e che iniziarono a tinteggiare le case con i colori tipici dei loro luoghi d’origine.

Oggi di queste case colorate se ne trovano tantissime, dai toni color pastello fino a quelli più sgargianti, girovagando nelle traverse intorno a Portobello Road.
Tra gli scorci più famosi c’è sicuramente quello delle terraced houses di Lancaster Road all’incrocio con All Saints Road.
Viste le scene folli – gente che apre i cancelli per sedersi sui gradini e scattare una foto, influencer con cambi d’abito dello stesso colore delle porte… – ci tengo a ricordare che si tratta di abitazioni private, quindi cercate di essere discreti e di comportarvi in maniera rispettosa. Amen.

The Blue Door, la porta del film Notting Hill
Ok, vi avevo detto che non avreste trovato in questo post un itinerario cinematografico, ma il riferimento alla porta blu del film Notting Hill è d’obbligo…anche perché ci passerete praticamente a fianco e la riconoscerete per essere presa d’assalto dai fan della rom-com.
Nulla di che a mio avviso, ma se proprio ci tenete ecco qui cosa aspettarvi:

Fun fact: la blue door non è sempre stata di questo colore, ma in diverse occasioni è stata ridipinta di nero – e, come vedete, anche sfregiata – proprio per scoraggiare il costante afflusso di turisti.
The Notting Hill Bookshop
Un’altra meta di pellegrinaggio per gli amanti del film Notting Hill, famosa per essere protagonista della scena della dichiarazione d’amore di Anna-Julia Roberts a William-Hugh Grant.
Decisamente più interessante della porta blu, trovate The Notting Hill Bookshop ai numeri 13-15 di Blenheim Crescent.


Da non confondere con il kitchissimo – ma sempre affollatissimo – negozio di souvenir che si trova lungo Portobello Road.

I viali a mezzaluna di Notting Hill
Notting Hill non è solo la trafficata Portobello Road, ma anche – e soprattutto – tutte le traverse e le crescent, i viali a mezzaluna, con le case in stile edoardiano con gli eleganti colonnati e i bellissimi giardini privati.

Su tutte non mancate di esplorare Blenheim Crescent, Elgin Crescent, Lansdowne Crescent e Stanley Crescent, soprattutto se capitate da queste parti in primavera.
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Portobello Road
La strada più famosa di Notting Hill.
Il suo nome ha una storia curiosa e deriva dalla Battaglia di Porto Bello del 1739, quando la flotta inglese del Vice Ammiraglio Edward Vernon sconfisse quella spagnola: la fattoria che sorgeva in zona venne quindi ribattezzata in onore di questa vittoria e anche la strada di campagna che attraversava i campi fu poi rinominata Portobello Lane.
Oggi Portobello Road è punteggiata da caffè, ristoranti, negozi di abbigliamento – vintage ma non solo, negozi di antiquariato, gallerie d’arte e librerie, ma soprattutto è famosa per il mercato delle pulci.

Il mercato di Portobello
Durante il weekend la strada si riempie di bancarelle colme di oggetti di antiquariato e bric-à-brac, che è un modo elegante per dire cianfrusaglie e paccottiglia.
Molto più interessanti a mio avviso i negozi permanenti, su tutti il super-instagrammabile Alice’s e il quasi dirimpettaio The Portobello Print & Map Shop.





Oltre al mercato delle pulci del weekend, tutti i giorni della settimana c’è il mercato permanente della frutta e del cibo: vivacissimo e con tantissime specialità da provare.
Halloween a Notting Hill
Sebbene Notting Hill meriti di essere esplorata tutto l’anno, se capitate a Londra durate i giorni a cavallo di Halloween avete un motivo in più per passare da qui!
Le case sono infatti decorate in modo pazzesco ed è una gara all’allestimento più spaventoso: zucche ovviamente, ma anche scheletri, streghe, fantasmi e ragni giganti.





Dove mangiare a Notting Hill

Tra caffè e ristoranti a Notting Hill c’è l’imbarazzo della scelta.
Per una pausa caffè vi consiglio Fabrique, con i cinnamon buns più buoni di tutta Londra.
Altrimenti potete sempre fare affidamento sull’onnipresente Gail’s Bakery o ancora, per un sostanzioso brunch o un pranzo, potete provare Farm Girl oltre ovviamente lasciarvi tentare dagli stand del Portobello Road Market.
Cosa vedere nei dintorni di Notting Hill
L’itinerario che vi ho descritto vi porterà via circa un paio d’ore, girando con molta calma e con soste fotografiche incluse.
Ecco allora qualche idea su cosa fare nei dintorni di Notting Hill per continuare ad esplorare questa zona di Londra:
👉 rilassarvi all’interno di Holland Park, il parco più romantico di Londra
👉 visitare il Design Museum, per un tuffo nella storia del design
👉 scoprire Leighton House, uno dei segreti meglio custoditi di Londra
👉 esplorare il Victoria and Albert Museum, tra i più importanti musei dedicati all’arte in ogni sua forma
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