Quando si parla di Greenwich, la prima cosa che viene in mente è l’Osservatorio Reale con il famoso Prime Meridian.
Eppure, a essere immortalato sulla classica cartolina del Royal Borough of Greenwich è spesso un altro edificio, visitabile tra l’altro senza spendere nemmeno un penny.
Di cosa sto parlando? Della Queen’s House, la casa della(e) regina(e) a Greenwich.
Queen’s House: dove si trova e come arrivare
Iniziamo dalle informazioni pratiche.
La Queen’s House si trova a Greenwich, famoso-quartiere-ma-ancora-pronunciato-male al limitare della zona 2 e il modo più semplice per arrivare qui è con la DLR – Docklands Light Railway, il servizio di metropolitana leggera di superficie.
Cosa importante da sapere è che sulla DLR non esistono i tornelli, ma dovete comunque fare tap in/tap out per evitare di essere multati (eh sì, sulla DLR passano i controllori).
La fermata più comoda per visitare Greenwich non è, come si potrebbe giustamente dedurre, Greenwich, ma Cutty Sark…quindi non fatevi ingannare 😉
In alternativa, se avete voglia di camminare, potete anche scendere alla fermata Island Gardens sulla dirimpettaia Island of Dogs – dove si trova Canary Wharf – e percorrere il Greenwich Foot Tunnel che passa sotto il Tamigi.

Infine, se avete più tempo a disposizione, potete anche pensare di arrivare a Greenwich via…Tamigi!
La Queen’s House a Greenwich: la casa della regina
Ma di che regina si tratta?
Sebbene sarebbe più corretto parlare di regine, al plurale, la sovrana “originaria” a cui la Queen’s House deve il suo nome è Anna di Danimarca, moglie di Giacomo I.
Secondo una leggenda, il sovrano cedette alla consorte le royalties – è proprio il caso di dirlo – su questa zona del Parco di Greenwich, come gesto di scuse per averla trattata in malo modo dopo che lei ebbe sparato, accidentalmente of course, a uno dei suoi adorati cani durante una battuta di caccia.

A essere incaricato di progettare una dimora per l’intrattenimento di corte a disposizione della regina fu Inigo Jones, lo stesso architetto di Banqueting House per intenderci.
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Purtroppo, Anna di Danimarca non visse abbastanza a lungo per vedere il progetto completato.
La regina morì infatti di tubercolosi nel 1619: solamente una decina di anni dopo, quando Carlo I “regalò” Greenwich alla moglie Enrichetta Maria di Borbone, i lavori di costruzione ripresero e la Queen’s House ebbe così un’altra regina.

L’edificio fu completato, sempre sotto la direzione di Inigo Jones, intorno al 1635: il suo stile segnava un punto di rottura con l’adiacente Palazzo Reale Tudor (andato poi distrutto durante la Guerra Civile) con i tipici mattoni rossi come Hampton Court Palace, costituendo di fatto il primo esempio di edificio neoclassico in terra inglese.

Lo scoppio della Guerra Civile nel 1642, costrinse Enrichetta Maria a fuggire poco tempo dopo in Francia: durante il Commonwealth, la Queen’s House venne riservata al Governo e lo stesso Oliver Cromwell – predicando bene ma razzolando male – accarezzò l’idea, poi non concretizzata, di occuparla personalmente.
Tornato sul trono nel 1660, Carlo II restaurò l’edificio in vista del ritorno di sua madre Enrichetta Maria che però non vi rimase a lungo, preferendo trasferirsi a Somerset House.
Da allora la Queen’s House smise di essere una residenza reale permanente, diventando prima una dimora messa a disposizione dei favoriti di corte, poi residenza ufficiale del Ranger di Greenwich Park (che sembra una cosa molto moderna, ma in realtà era una prestigiosa carica di nomina reale) e in seguito sede del Royal Naval Asylum nato per ospitare gli orfani dei marinai che avevano prestato servizio nella Marina britannica.
Nel 1937 la Queen’s House venne aperta per la prima volta al pubblico come parte del National Maritime Museum (spoiler: un altro bellissimo museo sempre gratuito di Greenwich ignorato dai più…).

Visitare la Queen’s House a Greenwich: cosa vedere
Oggi la Queen’s House è perfettamente incorniciata dalle cupole gemelle dell’Old Royal Naval College, l’edificio progettato da Sir Christopher Wren – lo stesso architetto della Cattedrale di San Paolo – con un cortile centrale aperto proprio per non ostacolare la vista da cui si gode dalla Queen’s House.
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Anche questa lungimirante decisione si deve a una regina, Maria II, ed è ancora più apprezzabile dal piano superiore della Queen’s House.
Non fatevi quindi scappare l’occasione di entrare per ammirare la splendida vista sull’Old Royal Naval College con Canary Wharf sullo sfondo, ma soprattutto esplorate le sontuose sale, custodi tra l’altro di magnifiche opere d’arte.

La Great Hall
Appena entrati non si può che rimanere conquistati dalla perfetta simmetria della Great Hall, il cuore della Queen’s House.
Di evidente ispirazione palladiana, fu progettata da Inigo Jones come un cubo di 12 metri per lato e una combinazione di colori – bianco e oro – che omaggiava l’origine borbonica della regina Enrichetta Maria.
La pavimentazione a scacchiera, in marmo bianco e nero, fu invece pensata per rispecchiare la geometria del soffitto.

Tra la metà e la fine del XVII secolo, proprio il grande soffitto della Great Hall fu decorato con una serie di tele commissionate all’artista fiorentino Orazio Gentileschi (proprio lui, il padre della pittrice Artemisia Gentileschi).
Queste furono però rimosse nel 1708 per volere della regina Anna, che le donò alla sua favorita e confidente, Sarah Churchill, per essere installate – sebbene ridotte, per adattarsi alla nuova collocazione – a Marlborough House, lungo Pall Mall nel centro di Londra, dove si trovano ancora oggi.
Nel 2016 Richard Wright, vincitore del prestigioso Turner Prize, è stato il primo artista a lavorare nuovamente sul soffitto della Queen’s House dal 1639.
Ispirandosi alla geometria e alla bellezza senza tempo della Queen’s House, ha dato vita a un motivo ornamentale unico e delicato in grado di non fare (quasi) rimpiangere le tele del Gentileschi.



The Armada Portrait: il ritratto più famoso di Elisabetta I
Probabilmente la raffigurazione più famosa della regina Tudor, anche se quella conservata alla Queen’s House non è l’unica versione di questo iconico ritratto.
Sono infatti giunte fino a noi ben tre Armada Portrait: oltre al dipinto conservato alla Queen’s House, esistono le versioni della Woburn Abbey Collection e della National Portrait Gallery.
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Come è facile intuire dal nome, tutti e tre i dipinti commemorano la battaglia navale più famosa del regno di Elisabetta I ovvero la sconfitta dell’Invincibile Armata, la flotta spagnola di Filippo II, nel 1588.

Proprio questo successo militare offriva una grande opportunità di dimostrare la crescente influenza di Elisabetta sulla scena mondiale: non sorprende, quindi, che siano state commissionate più versioni dello stesso ritratto come doni ufficiali per monarchi stranieri oppure su richiesta da parte di cortigiani desiderosi di dimostrare fedeltà alla regina.
Il dipinto, esposto alla Queen’s House dal 2017, apparteneva in precedenza ai discendenti di Sir Francis Drake, prima di essere acquistato dai Royal Museums of Greenwich in seguito a un importante appello pubblico e a una sovvenzione dell’Heritage Lottery Fund.

Le Tulip Stairs
Progettate sempre dal nostro uomo, Inigo Jones, le Tulip Stairs devono il loro nome alla decorazione floreale che percorre lungo la base tutto il corrimano.
La loro struttura a spirale autoportante – primo esempio del genere realizzato in Gran Bretagna – è una vera e propria meraviglia architettonica, con lo sguardo che viene inevitabilmente sospinto verso l’alto inseguendo il blu dei tulipani in ferro battuto.

Ma non finisce qui: le Tulip Stairs sono state protagoniste anche di un singolare mistero.
Nel 1966 tale R. W. Hardy, reverendo canadese in pensione, stava visitando la Queen’s House quando scattò alcune foto delle Tulip Stairs.
Una volta a casa, dopo aver sviluppato il rullino, scoprì che in una foto compariva una figura spettrale che saliva lungo le scale: ovviamente si gridò al fantasma e nel corso degli anni furono segnalati altri strani avvistamenti…
In ogni caso, non serve certo un fantasma per rendere imperdibile la Queen’s House!
Visitare la Queen’s House a Greenwich: orari di apertura e biglietto d’ingresso
La Queen’s House è aperta tutti i giorni dalle 10.00 alle 17.00.
L’ingresso è gratuito, ma è fortemente consigliato prenotare l’orario di visita direttamente sul sito ufficiale.
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