Il trekking da Lerici a Tellaro è un percorso piuttosto semplice che permette però di ammirare splendidi scorci sul Golfo dei Poeti.
Siamo in una delle zone più romantiche della Liguria, chiamata così proprio per aver incantato poeti e letterati del calibro di Lord Byron, Carducci, D’Annunzio e i coniugi Shelley.
Dati tecnici escursione da Lerici a Tellaro
- Punto di partenza: Lerici
- Punto di arrivo: Tellaro
- Dislivello: circa 370 metri
- Durata: circa 1 ora e 45 minuti solo andata
- Difficoltà: E – Escursionistica
Trekking da Lerici a Tellaro
Il punto di attacco del sentiero può essere raggiunto dal centro di Lerici attraverso la scalinata in mattoni di Via Andrea Doria.
In neanche 5 minuti vi ritroverete sulla statale che collega Lerici a Tellaro e sulla vostra sinistra vedrete indicato il segnavia 433 Lerici – Bocca di Magra con i colori bianco e rosso.
Deviazione alla Caletta di Lerici
Poco prima del segnavia per Tellaro, sul lato destro della strada vedrete l’indicazione quasi sbiadita “Caletta” con una freccia verso una ripida scalinata in discesa.
Dopo oltre 300 gradini si arriva ad una tanto minuscola quanto incantevole baia: è la caletta segreta di Lerici.
A questo punto non resta che rifare tutti i gradini in salita per imboccare il sentiero 433.
Lungo il sentiero da Lerici a Tellaro
Il primo tratto del sentiero è caratterizzato da numerosi saliscendi, anche se mai troppo faticosi, ed è fiancheggiato da alberi di ulivo che sembrano quasi incorniciare il mare.
La vista è fin da subito incredibile e sono ben riconoscibili Portovenere e le isole Palmaria, Tino e Tinetto.
Sempre seguendo i segnavia bianco-rossi, poco prima di iniziare la discesa verso Tellaro, si raggiunge ciò che resta dell’antico abitato di Portesone.
Da qui si imbocca la deviazione lungo il sentiero 431 che conduce direttamente a Tellaro: in breve tempo si arriva infatti al piazzale panoramico della Chiesa Stella Maris attraverso la scalinata di Via della Fonte.
Il borgo di Tellaro e la leggenda del polpo campanaro
…amo Tellaro proprio per questo.
E’ un posto che non si può attraversare.
E’ un posto a cui si arriva.
Un po’ la fine, una delle fini del mondo.
Così Mario Soldati descriveva Tellaro e arrivati qui non ci si può che riconoscere in queste parole.
Sarà per le sue case dai toni pastello aggrappate l’una sull’altra, per le strette creuze da cui si spalancano inaspettate terrazze panoramiche o ancora per il minuscolo porticciolo, la Marina, su cui si affaccia la Chiesa di San Giorgio, protesa verso il mare come se fosse una nave in procinto di salpare.
Difficile non innamorarsi di questo borgo marinaro dal fascino antico, soprattutto se come noi avete la fortuna di visitarlo nella tranquillità della bassa stagione.
All’occhio più attento non sfuggirà poi il rincorrersi di quello che è il simbolo di Tellaro, il polipo.
Una leggenda narra infatti che fu proprio un polipo a salvare Tellaro dai saraceni, suonando le campane durante una notte di tempesta e mettendo in fuga i pirati.
Da allora in segno di gratitudine il polipo viene celebrato ovunque: sulle maniglie delle porte, sui numeri civici e ovviamente alla Marina…ma anche come piatto d’onore nei menu dei ristoranti!
Dove mangiare a Tellaro
Se cercate un posto dove fare una pausa veloce prima di riprendere la strada del ritorno vi suggerisco il Bar La Marina.
Focaccia al pesto, alici e un bicchiere di vermentino, il tutto vista mare: cosa volere di più?
Se invece cercate un pranzo più sostanzioso, vi consiglio l’Osteria La Caletta che propone anche dei menu degustazione (durante il weekend indispensabile la prenotazione)
Da Tellaro a Lerici a piedi
Per tornare a Lerici potete ripercorrere il sentiero fatto all’andata oppure, soprattutto in bassa stagione quando il traffico è scarso, potete semplicemente seguire la statale facendo una sosta alla Baia di Fiascherino.
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