Il giro ad anello del Sassolungo e Sassopiatto è un altro grande classico da fare sulle Dolomiti.
A differenza della salita al Piz Boè, si tratta di un’escursione che non presenta particolari difficoltà, se non quella di essere piuttosto lunga e quindi bisogna essere un pochino allenati.
Ma bando alle ciance e gambe in spalla: si parte!
Dati tecnici giro ad anello del Sassolungo e Sassopiatto
- Punto di partenza: Passo Sella
- Punto di arrivo: giro ad anello passando per i rifugi Comici, Sassopiatto, Pertini, Friedrich August e Salei
- Dislivello: +450m
- Altezza massima: 2.440m
- Durata: 5.30/6 ore
- Difficoltà: E – Escursionisti
Anello del Sassolungo e Sassopiatto
Il punto di partenza del nostro giro è il famosissimo Passo Sella, a quota 2.240m.
Nei mesi estivi, weekend esclusi, l’accesso al Passo Sella è limitato: per accedervi in auto o in moto da lunedì al venerdì occorre registrarsi sull’app Open Move selezionando la fascia oraria e la valle da cui si arriva (Val di Fassa o Val Gardena).
Parcheggiata la macchina nel grande parcheggio (a pagamento), prendiamo il sentiero 526 che passa proprio sotto alle telecabine che portano alla Forcella del Sassolungo, in direzione della cosiddetta “città dei sassi”.
Il panorama già da qui è spettacolare: davanti a noi riconosciamo cime leggendarie come le Cinque dita, il Dente del Sassolungo, la Torre Innerkofler, la Punta Grohmann e lo Spallone del Sassolungo.
Dopo circa una quarantina di minuti di passeggiata tranquilla raggiungiamo il Rifugio Comici, dove facciamo una sosta veloce giusto per recuperare il timbro per il nostro passaporto.
Da qui seguiamo le indicazioni per il Rifugio Vicenza, lungo il sentiero 527 che aggira a mezza costa la parete rocciosa del Sassolungo.
Oltrepassato il bosco di larici e pini cembri, attraversando anche un labirinto di massi dove il sentiero è ben segnato, proseguiamo fino a raggiungere il bivio che porta proprio al Rifugio Vicenza: noi però decidiamo di non salire al Vicenza, ma di continuare lungo il sentiero 527 in direzione del Rifugio Sassopiatto.
La strada infatti è ancora lunga, ma siamo talmente incantati dal panorama che non ci pesa affatto…almeno fino all’ultimo tratto in salita del Plattkofel Huette, il Rifugio Sassopiatto.
Arrivati al Rifugio ci concediamo una piccola sosta: cosa c’è di meglio di un panino allo speck vista Sassopiatto?
Dopo aver scattato un sacco di fotografie ripartiamo imboccando il sentiero 557, meglio conosciuto come Alta Via Friedrich August, che ci riporterà al Passo Sella toccando altri tre rifugi: il Rifugio Sandro Pertini, il Rifugio Friedrich August ed infine il Rifugio Salei, con una vista splendida sul Sella, la Marmolada e ovviamente il Sassolungo.
Se non siete troppo stanchi, prima di scendere verso il Passo Sella potete fare una deviazione (tutta in salita) verso due ulteriori rifugi: il Rifugio Des Alpes e il Rifugio Col Rodella.
Noi ci siamo limitati a salire al Des Alpes per una merenda panoramica, la degna ciliegina sulla torta di questo super giro!
Varianti del giro ad anello del Sassolungo e Sassopiatto
Oltre che dal Passo Sella, è possibile compiere questo giro salendo da Campitello di Fassa con la funivia Col Rodella che porta proprio sotto ai Rifugi Des Alpes e Col Rodella.
Se si vogliono accorciare i tempi, un’altra possibilità è prendere la cabinovia che dal Passo Sella porta alla Forcella Sassolungo, dove è incastonato il Rifugio Demetz: da lì con una ripida discesa si arriva al Rifugio Vicenza per poi ricongiungersi al sentiero che abbiamo fatto noi in direzione del Rifugio Sassopiatto.
Il passaporto delle Dolomiti
Amate spuntare liste di qualsiasi tipo, collezionare tazze e/o calamite e mettere le puntine sul mappamondo? Bene, allora non potete perdervi nemmeno il passaporto delle Dolomiti.
Si tratta di un piccolo libricino fatto a mo’ di passaporto dove poter raccogliere i timbri dei vari rifugi che si incontrano durante le escursioni: il divertimento, non solo per i più piccoli, è assicurato!
Il passaporto può essere acquistato presso gli uffici turistici, i negozi e anche in alcuni rifugi al costo di 5€.
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2 comments
Assolutamente no. Il percorso dura ben più di 6 ore, tra il rifugio Comici e Sassopiatto ci sono ben quattro ore di sentiero mal segnalato, esposto in diversi tratti e senza alcun rifugio nel mezzo. Capisco l’’amnesia dovuta al sentiero infinito, ma almeno specificarlo invece di tagliare corto su “un simpatico boschetto di larici”. Siamo partiti dalla funivia Col rodella alle 8.30 prendendo la prima corsa della giornata e siamo riusciti, con una veloce sosta pranzo al comici, a prendere la corsa del ritorno solo alle 17.15, la penultima prima che l’impianto chiudesse.
Ciao Alessio, mi spiace che abbiate avuto difficoltà lungo il percorso: l’itinerario che descrivo nel post – con partenza dal Passo Sella – non presenta tratti esposti seguendo i segnavia 526 e 527, credo che voi invece abbiate preso la deviazione per il sentiero 526a, più impegnativo.
Nessuna amnesia dunque da parte mia per la lunghezza del trekking, indicata tra le 5.30 e le 6 ore anche sul sito ufficiale della Val Gardena, ma mi rendo conto che in montagna il passo è soggettivo e quindi è sempre bene scegliere trekking adeguati alla propria preparazione.
P.S. nel post non parlo nemmeno di “un simpatico boschetto di larici”, forse hai lasciato il commento sul blog sbagliato
Elena