Ciaspolata in Val Viola da Arnoga alla Baita Caricc

by Elena_myscratchmap
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Torniamo in Valtellina, questa volta in versione autunno-inverno.

Ci troviamo per l’esattezza in Val Viola, una valle che offre scenari meravigliosi in qualunque stagione dell’anno, ma che con la neve diventa ancora più magica.

Prepariamoci per una splendida ciaspolata in Val Viola da Arnoga alla Baita Caricc.

Dati tecnici ciaspolata in Val Viola da Arnoga alla Baita Caricc

  • Punto di partenza: Valdidentro, frazione Arnoga (1.883 m)
  • Punto di arrivo: Agriturismo Baita Caricc (2.050 m)
  • Dislivello: circa 300 metri
  • Altezza massima: 2.085 metri s.l.m.
  • Durata: circa 2 ore per raggiungere la Baita Caricc seguendo il sentiero alto (per tornare indietro si può compiere un giro ad anello seguendo il sentiero basso oppure ripercorrere gli stessi passi dell’andata)
  • Difficoltà: E – Escursionistica

Escursione in Val Viola con le ciaspole, partenza da Arnoga in Valdidentro

Punto di partenza della nostra ciaspolata è la località Arnoga nel comune di Valdidentro.

L’imbocco della deviazione che porta in Val Viola si trova sulla sinistra della strada statale 301 del Foscagno che da Bormio porta a Livigno, all’altezza del tornante di fronte all’Albergo Ristorante Li Arnoga.

> Attenzione <
Mentre nella bella stagione è possibile inoltrarsi lungo la strada forestale con la macchina fino al parcheggio a pagamento di Altumeira, in presenza di neve la strada diviene impraticabile.
Conviene quindi lasciare la macchina nel parcheggio situato poco più avanti, sempre sulla sinistra, in prossimità dell’Albergo Viola oppure in uno degli spiazzi che si aprono di tanto in tanto lungo la strada.

Ciaspolata in Val Viola da Arnoga alla Baita Caricc
L’imbocco del sentiero per la Val Viola

Lasciandoci alle spalle l’Albergo Ristorante Li Arnoga, imbocchiamo il sentiero 290 che si inoltra nell’incontaminata Val Viola, con uno splendido colpo d’occhio sulle cime più famose: Cima Piazzi, Cima Viola e Corno Dosdè.

Le indicazioni si susseguono frequenti, la traccia è sempre ben battuta dai gestori della Baita Caricc e, dopo circa 30-40 minuti completamente immersi in un bosco di abeti e larici, raggiungiamo un bivio che ci consente di scegliere tra un percorso alto e uno basso.

Il mio suggerimento è di percorrere all’andata il sentiero alto che si sviluppa sulla destra, compiendo così un giro ad anello in senso antiorario di circa 10km.

Ciaspolata in Val Viola da Arnoga alla Baita Caricc
Immersi in un bosco incantato
Ciaspolata in Val Viola da Arnoga alla Baita Caricc
Il percorso alto sempre ben tracciato dai gestori della Baita Caricc

Pur non essendo una lunghezza da sottovalutare con le ciaspole, il dislivello contenuto di questa escursione permette di affrontarla senza troppa fatica, tanto più che si cammina in uno scenario letteralmente da favola.

Lasciato a destra il sentiero 290 che prosegue verso il Rifugio Viola, si prosegue in discesa lungo il sentiero 293 fino ad incrociare il percorso basso.

Pranzo alla Baita Caricc in Val Viola e ritorno

Da qui si continua a camminare infatti sempre dritti in direzione della Baita Caricc ormai sempre più vicina, come notiamo anche dai frequenti cartelli che invitano a prenotare per il pranzo (spoiler: fatelo assolutamente se non volete essere rimbalzati perché i posti sono davvero pochi!)

Usciti dal bosco, la vista si spalanca magnifica sul Corno Dosdè che si staglia imponente di fronte a noi.

Ancora pochi minuti e ci ritroviamo all’Agriturismo Baita Caricc, aperto durante la stagione invernale nei fine settimana e nei giorni festivi: una piccola bomboniera dove lasciarsi avvolgere dal calore del camino e gustare i piatti della tradizione valtellinese.

Ciaspolata in Val Viola da Arnoga alla Baita Caricc
La Baita Caricc con alle spalle il Corno Dosdè

Per il ritorno ad Arnoga è possibile seguire il percorso basso fino al primo bivio oppure ripercorrere gli stessi passi dell’andata.

Curiosità: perché la Val Viola si chiama così?

Chiudo questo post con una piccola curiosità sul nome particolare di questa valle valtellinese.

Il nome “Viola” sembra infatti derivare da un’errata trasmissione del nome latino con cui era conosciuta la valle secoli fa: da “Albiola” ovvero bianca, per la grande presenza di neve e ghiaccio, è diventata nota così come la conosciamo noi oggi.

Ciaspolata in Val Viola da Arnoga alla Baita Caricc
Una magica Val Viola sospesa tra autunno e inverno

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