Valsassina, anello di San Calimero da Baiedo

by Elena_myscratchmap
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Se siete alla ricerca di una bella escursione da fare in Valsassina ho quello che fa per voi!

Vi propongo un giro ad anello da Baiedo, piccola frazione del comune di Pasturo: da qui si sale prima ai Piani di Nava e al Rifugio Riva per poi raggiungere San Calimero e chiudere l’anello passando dall’Alpe Prabello.

Curiosi di saperne di più? Vi racconto tutto nel post!

Dati tecnici escursione da Baiedo a San Calimero

  • Punto di partenza: Baiedo
  • Punto di arrivo: San Calimero
  • Dislivello: 850 metri circa
  • Altezza massima: San Calimero, 1.493 metri
  • Durata: circa 4 ore con passo tranquillo e soste fotografiche incluse
  • Difficoltà: E – Escursionistica

Piani di Nava da Baiedo

Il punto di partenza del nostro giro ad anello è Baiedo, che si raggiunge percorrendo la strada che porta in Valsassina e seguendo le indicazioni per Pasturo.

Arrivati a Pasturo si percorre Via Nisella fino ad arrivare al parcheggio gratuito vicino al Bar La Rocca (se non trovate posto c’è un altro parcheggio nella sottostante Via Le Primule).

Da qui imbocchiamo Via Bernardino Anesetti seguendo proprio i cartelli che indicano i Piani di Nava e il Rifugio Riva e proseguendo lungo Via Rocca, fino ad arrivare ad una casa con una mappa dei sentieri dipinta sul muro: impossibile non vederla!

Piani di Nava e Rifugio Riva

Iniziamo la nostra escursione seguendo l’antica mulattiera, ora trasformata in carrozzabile, che si inoltra nel bosco.

Attraverso una serie di tornanti dalla pendenza abbastanza accentuata, in un’oretta scarsa raggiungiamo i Piani di Nava, uno stupendo alpeggio dove possiamo finalmente riprendere fiato.

I verdi prati dei Piani di Nava
I Piani di Nava sono talmente belli da sembrare dipinti

Proseguiamo lungo il sentiero che attraversa i verdissimi Piani fino ad un bivio: ignorando la deviazione a sinistra per San Calimero, proseguiamo verso il Rifugio Riva che raggiungiamo con un’ultima salita finale nel bosco dopo neanche una ventina di minuti (più o meno 1 ora e 10 dalla partenza).

Panorama sulla Valsassina dal Rifugio Riva
E questo è il panorama dal Rifugio Riva

Dai Piani di Nava a San Calimero, la chiesetta dal tetto rosso

Noi decidiamo di non fermarci al Rifugio Riva, ma di proseguire verso San Calimero.
Prendiamo così il sentiero che sale a sinistra appena superata la piccola Cappella dei caduti della montagna: da qui San Calimero è data a 1 ora e 20.

La traccia che si inoltra nel bosco è sempre ben segnalata da bolli bianchi e rossi: sicuramente questo è il tratto più impegnativo di tutta l’escursione, ma pian piano si fa e quando finalmente si inizia ad intravedere il famoso tetto rosso di San Calimero significa che siamo arrivati!

La posizione di San Calimero è estremamente panoramica: ci troviamo a 1.493 metri di altitudine e la vista spazia su tutta la Valsassina fino al Pizzo dei Tre Signori.

La chiesetta dal tetto rosso di San Calimero
L’inconfondibile tetto rosso di San Calimero

Ma perché questa chiesetta è stata intitolata proprio a San Calimero?

San Calimero è, secondo la tradizione, l’unico martire tra i vescovi milanesi ed è considerato il protettore dell’acqua, molto preziosa in questa zona adibita a pascolo nei mesi estivi.

Secondo la leggenda, i fedeli trasportarono i materiali per la costruzione della chiesetta in un luogo diverso, ma durante la notte uno stormo di rondini trasportò la calce più in altro, proprio nel luogo dove sorge oggi.

Secondo un’altra leggenda, invece, San Calimero apparteneva alla famiglia dei Santi Eremiti, sette tra fratelli e sorelle che abitavano nelle loro chiesette collocate tra lago e monti: San Zefiro sul Monte Legnoncino, Sant’Ulderico sul Monte Muggio, Sant’Eulalia a Gravedona, Sant’Eufrasia a Dongo, San Grato a Bellano, San Defendente a Varenna San Calimero qui a Pasturo.

Soltanto un grande fuoco che accendevano di sera li metteva in comunicazione tra loro: ancora oggi, si usa accendere un falò vicino alle baite intorno a Pasturo la sera della vigilia della festa di San Calimero, il 31 luglio.

Prabello, Cornisella e rientro a Baiedo

Per chiudere l’anello seguiamo le indicazioni per il Rifugio Antonietta al Pialeral, lasciandoci alle spalle San Calimero e procedendo lungo il sentiero che, mantenendosi in quota, ci regala un bellissimo panorama sull’anfiteatro delle Grigne.

Arriviamo così in località Prabello di Sopra, dove abbandoniamo il sentiero alto per seguire la traccia tra i prati che ci fa perdere rapidamente quota fino a raggiungere Prabello di Sotto.

Una fontana all'Alpe Prabello in Valsassina
Fontane alternative all’Alpe Prabello

Continuiamo a seguire il sentiero, ora molto più largo, fino ad incrociare la mulattiera che da Pasturo sale al Pialeral: la nostra discesa prosegue fino alla piccola Cappella degli Alpini in località Cornisella.

Qui svoltiamo a sinistra (cartello “Pasturo”) e proseguiamo sempre in discesa tenendo d’occhio i segni bianco-verdi.

L’ultima deviazione a sinistra ci conduce direttamente a Pasturo in Via delle Casere: arrivati in fondo alla via si gira a sinistra in Via Ticozzi ritornando così al parcheggio di Baiedo.

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