Premessa: questo post fa parte della rubrica #throwbackthursday, una sorta di bigino fotografico su cosa vedere a Philadelphia in questo caso.
Ve lo avevo detto che con il #throwbackthursday vi avrei parlato di luoghi che finora avevo trascurato o non approfondito abbastanza.
E forse il viaggio di cui vi ho raccontato meno in assoluto è quello negli Stati Uniti.
Proviamo subito a rimediare con il #throwbackthursday a Philadelphia.







Entrare qui dentro significa fare un viaggio prima di tutto nello straordinario mondo di Isaiah Zagar, tra citazioni, poesie, rimandi a cose e persone che lo hanno ispirato.
Pezzi di vetro, frammenti di ceramica, piastrelle, bottiglie, ruote di biciclette, piatti spezzati, sassi, conchiglie, specchi rotti: sono tutti oggetti di recupero, frammenti di ciò che è stato, di ciò che è e di ciò che potrebbe diventare secondo la singola interpretazione di chi passa da qui.



2 comments
Ci sono stata per la prima volta lo scorso agosto perché il mio compagno aveva questa fissazione di vedere la scalinata e la statua di Rocky. Ed è stata un bella sorpresa, una città che mi è davvero piaciuta.
Cheese steak… che bontà!
Hai proprio ragione: Philadelphia è stata davvero una bella sorpresa!