Avete mai sentito parlare delle Isole Skellig?
Si tratta di due piccole isole che si trovano al largo della contea del Kerry e, oltre ad essere Patrimonio UNESCO, sono un’importante riserva naturale di incontaminata bellezza.
Di solito non vengono incluse in un tradizionale itinerario in Irlanda perché raggiungerle non è così facile, ma vi assicuro che è un viaggio nel viaggio!
Vediamo allora come visitare Skellig Michael, la più grande delle Isole Skellig: da dove si parte, quanto tempo ci vuole per raggiungerla e soprattutto cosa aspettarsi.
Skellig Islands: Skellig Michael e Little Skellig
Come vi dicevo, le Isole Skellig si trovano circa 12 km al largo di Portmagee, nella contea del Kerry.
La più grande, Skellig Michael, emerge scultorea dalle acque dell’Oceano Atlantico ed è famosa per ospitare l’antico monastero a cui si accede dopo aver affrontato 600 (s-e-i-c-e-n-t-o) gradini scolpiti nella roccia.
Little Skellig è invece la più piccola delle due Skellig: uno spuntone di roccia piramidale completamente ricoperto da migliaia di uccelli che qui nidificano.
Una piccola curiosità: Skellig Michael è stata scelta da George Lucas come set cinematografico per ben due episodi di Star Wars, Il risveglio della Forza e Gli ultimi Jedi.
La Linea di San Michele
Skellig Michael, che letteralmente significa “roccia di Michele”, fa parte della cosiddetta Linea di San Michele, una misteriosa linea immaginaria che unisce sette monasteri lontanissimi tra loro ma perfettamente allineati.
I sette santuari della Linea di San Michele
- Skellig Michael in Irlanda
- St Michael’s Mount in Cornovaglia
- Mont Saint Michel in Normandia
- Sacra di San Michele in Piemonte
- Santuario di San Michele in Puglia
- Monastero di Symi in Grecia
- Monastero del Carmelo ad Haifa in Israele
Secondo la leggenda, la linea sacra si formò quando San Michele trafisse il diavolo con un un colpo di spada scaraventandolo all’inferno.
Come raggiungere Skellig Michael
Le Isole Skellig possono essere raggiunte, ça va sans dire, solamente via mare.
Delle due isole, l’unica visitabile è Skellig Michael, ma essendo una riserva naturale l’accesso è strettamente regolamentato.
Tutte le barche che attraccano sull’isola devono infatti avere un permesso ufficiale e possono effettuare solamente un viaggio al giorno, portando sull’isola al massimo 12 persone.
Questo significa doversi organizzare con parecchio anticipo, soprattutto durante la stagione estiva.
Orari, costi e altre informazioni utili per visitare Skellig Michael
- Le barche per Skellig Michael partono da Portmagee tutti i giorni da maggio ad ottobre alle ore 10.00
- Il viaggio in barca in condizioni normali – e sottolineo “in condizioni normali” – dura circa 50 minuti, mentre per esplorare Skellig Michael si hanno a disposizione 2 ore e mezza di tempo prima di ripartire alla volta di Little Skellig per ammirare dalla barca le colonie di sule, pulcinella di mare e foche.
Il rientro a Portmagee è previsto per le 14.45/15 di pomeriggio. - Normalmente il costo dell’escursione in barca è di 50€ a testa nel periodo luglio/agosto (45€ negli altri mesi)
Su Skellig Michael non è presente alcun punto di ristoro per cui dovete portarvi tutto, dall’acqua al cibo se volete fare uno spuntino.
Ricordatevi poi che, per accedere ai resti del complesso monastico, bisogna affrontare 600 scalini scavati nella roccia: indossate scarpe comode e con un minimo di grip (no infradito o ballerine please) perché i gradini possono essere parecchio scivolosi.
Anche per quanto riguarda l’abbigliamento vestitevi a strati perché il vento in barca può essere molto fastidioso, anche in una bella giornata di sole.
Le barche sono infatti completamente aperte, la cabina è riservata solo allo skipper e al massimo possono starci altre due o tre persone (per esempio nel nostro caso hanno fatto entrare due poveri bambini che rischiavano di finire fuori dalla barca ad ogni sobbalzo…).
Infine, se soffrite il mal di mare fate scorta di travelgum, braccialetti e qualunque altra cosa riusciate a trovare contro la nausea: in barca si balla e tanto, fidatevi.
Escursione a Skellig Michael: la nostra esperienza
Con queste premesse ci siamo mossi con diverso anticipo, prenotando tutto – sia il pernottamento in B&B che l’escursione a Skellig Michael – con Joe Roddy & Sons, uno degli operatori autorizzati a portare i turisti alle Isole Skellig che dispone anche di un carinissimo bed&breakfast.
Il motivo per cui abbiamo scelto questa soluzione è stato principalmente quello di poter essere aggiornati sulle condizioni meteo e sulla fattibilità della traversata, sia la sera precedente che il mattino stesso, direttamente al B&B e quindi senza doverci recare magari inutilmente al porto.
Ma andiamo con ordine.
Il nostro itinerario prevedeva la giornata a Skellig Michael tra un pezzo e l’altro del Ring of Kerry.
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VIAGGIO IN IRLANDA DEL SUD: ITINERARIO ON THE ROAD DI DUE SETTIMANE
Mi spiego: noi abbiamo iniziato il nostro on the road da Cork per visitare tutte le cosiddette five fingers, le cinque penisole nel sud dell’Irlanda.
Da Kenmare abbiamo quindi imboccato la prima parte del Ring of Kerry, ma a Waterville – anziché proseguire – abbiamo deviato verso lo Skellig Ring e Valentia Island.
Da qui abbiamo preso il traghetto che in pochi minuti ci ha portato a Renard Point e poi abbiamo tranquillamente raggiunto il nostro B&B a Cahersiveen: sulla carta l’itinerario perfetto.
Vuoi che la notte prima della nostra escursione non venga giù un temporale di quelli che manco i monsoni in Asia? Ovvio.
La cosa pazzesca è che la mattina c’era anche il sole e quindi noi – tra una fetta di bacon, una salsiccia e un toast alla marmellata – eravamo pure tutti contenti perchè ci avevano confermato che saremmo salpati.
Beata ignoranza….e dire che arrivati all’imbarcadero di Portmagee i segnali che stavamo andando incontro ad una disfatta c’erano tutti:
- la nostra “barca” era piuttosto una barchetta che ondeggiava paurosamente anche da ferma
- il nostro capitano, Joe Roddy, era un rubizzo irlandese di età non definita che tutto sembrava tranne che un lupo di mare
- appena saliti ci hanno rifilato una mega giacca cerata che lasciava scoperti praticamente solo gli occhi e hanno messo i bambini e la maggior parte degli zaini al chiuso, dentro la cabina di comando.
Joe ci ha comunque tranquillizzato dicendoci che le condizioni per partire c’erano tutte (grande!), MA non era sicuro che una volta là saremmo riusciti ad attraccare (e qui abbiamo iniziato a dubitare di aver fatto bene a mangiare tutte quelle cosine buone a colazione).
Comunque: pronti, partenza, via e tutto bene finché siamo rimasti nella baia.
Appena arrivati in mare aperto…un INCUBO: sembrava di stare su una giostra impazzita in mezzo all’acqua!
Era tutto un su e giù, con le onde che non solo si schiantavano contro lo scafo, ma proprio ci arrivavano addosso da tutte le parti infradiciandoci a più non posso.
Il peggio però doveva ancora arrivare: ad un certo punto si sono iniziate a vedere le prime facce pallide e sudaticce, poi tendenti al verdognolo, poi…quello che è successo dopo ve lo lascio immaginare e non eravamo neanche a metà della traversata!
Quando abbiamo iniziato ad intravedere le Skellig eravamo tutti troppo impegnati a tenerci attaccati alla barca, oltre che a tenere a bada la nausea, anche solo per fare una fotografia.
Ma poi, finalmente, davanti a noi è apparsa – magnifica – Skellig Michael.
Purtroppo il mare era davvero troppo mosso per riuscire ad attraccare e così dopo averla circumnavigata ci siamo diretti verso Little Skellig prima di riprendere la strada del ritorno.
Un supplizio durato più di tre ore, che se ci ripenso ora mi viene anche da ridere, ma in quel momento vi assicuro che è stato terribile.
Con Skellig Michael comunque ho un conto in sospeso: si sa mai che la prossima volta che torno in Irlanda ci riprovo!
Intanto vi lascio un video bellissimo: guardatelo e poi ditemi se non viene voglia anche a voi di partire per quest’avventura pazzesca.
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6 comments
Peccato non riuscire ad attraccare, dopo tutta quella sofferenza e anche non poca paura! Però hai un buon motivo per tornare in Irlanda 😉
Ciao Silvia, ho tanti buoni motivi per tornare in Irlanda e sicuramente Skellig Michael è uno di questi!
Ciao Elena, ho letto solo poco fa la tua mail (scusa il ritardo) che rimandava a questo post. Il contenuto è stato interessante e rivelatore, ricco di informazioni utili…grazie!
In realtà non sono mai stato in Irlanda ma è il mio sogno e prima o poi la visiterò! Skellig Michael è un luogo mistico di cui ne ho appreso l'esistenza da un annetto circa, vorrei metterci piede un giorno o l'altro.
Per quanto riguarda il tuo blog, devo farti i complimenti. Lo seguirò con molto interesse. Se ti va, passa anche dal mio 🙂
Un caro saluto
Ciao! Spero di averti dato delle informazioni utili visto che anche io prima di partire ho avuto un pò di difficoltà a capire come organizzare l'escursione verso le isole Skellig.
Ti auguro di riuscire a realizzare il tuo sogno di visitare questo splendido paese che è l'Irlanda e che con Skellig Michael tu sia più fortunato di me!
Ele, voi siete matti!
Neanche se mi avessero dato un mucchio di soldi mi sarei lanciata in questa cosa, e ti assicuro che io sono abbastanza avventurosa.
E per di più, anche foste attraccati, avreste dovuto scalare la montagna! No, no… Non ci siamo su tutta la linea!
Comunque adoro il vostro modo di viaggiare, così ben organizzato e informato lasciando però spazio all’imprevisto e alle necessità del momento!
Prima o poi andremo da qualche parte insieme, ma in un’avventura del genere, facciamo andare avanti voi!
Baci,
Elena
Noi con le disavventure in barca abbiamo un bel track record: vi racconteremo ahah!
Comunque ti assicuro che per Skellig Michael ne vale la pena e sicuramente ci riproveremo 😉