Dopo aver percorso la Via Dolorosa e aver visitato i luoghi cristiani sul Monte degli Ulivi e sul Monte Sion, non può mancare la visita al più santo tra i luoghi santi di Gerusalemme: la Basilica del Santo Sepolcro.
In questo post vi racconto tutto quello che c’è da sapere per visitare la Basilica del Santo Sepolcro, la chiesa più importante della cristianità.
La Basilica del Santo Sepolcro: un po’ di storia
La Basilica del Santo Sepolcro venne costruita per volere di Sant’Elena – madre dell’Imperatore Costantino – sul luogo del Calvario, dove Gesù venne crocefisso e morì, e sul Sepolcro dove Gesù fu deposto e (per chi crede) risorse.
Sarò sincera: non aspettatevi di trovare un luogo in cui pregare e meditare in tranquillità.
La Basilica è perennemente affollata di pellegrini e turisti, oltre che appannaggio di ben 5 confessioni cristiane:
- Latini (i cattolici rappresentati dai Francescani)
- Ortodossi greci
- Ortodossi armeni
- Copti
- Siro-ortodossi
Pensate che un decreto di epoca ottomana, lo Status Quo, disciplina ancora oggi i rapporti confessionali nella gestione della Basilica.
Lo Status Quo stabilisce ad esempio quale confessione celebri quale Messa ad una certa ora, in quale parte della Basilica e quanto a lungo, il tragitto delle processioni e addirittura quali Messe siano cantate e quali no.
Il tutto secondo la regola generale per cui la confessione che quel determinato giorno ha la festa più solenne ha la precedenza e in caso di pari solennità si celebri a turno o anche in contemporanea (pazzesco!)
Il risultato? Come potete immaginare un grandissimo casino, con un vociare continuo, litanie che si sovrastano e riti in lingue e stili diversi, a cui si aggiungono turisti e guide che parlando ad alta voce.
L’effetto è a dir poco straniante, ma se si riflette sul fatto che – seppur in modo diverso – si sta pregando lo stesso Dio, è più facile tollerare il tutto o almeno ci si prova….anche se quando persino delle suore cercano di superarti mentre sei in fila ammetto che è dura!
Visitare la Basilica del Santo Sepolcro
La Basilica del Santo Sepolcro si trova al limitare del Quartiere Cristiano di Gerusalemme e può essere raggiunta in due modi:
- seguendo il percorso della Via Dolorosa, dato che le ultime cinque stazioni si trovano proprio all’interno della Basilica,
- dal Muristan, il vecchio caravanserraglio dove spicca il campanile della Chiesa Luterana del Redentore: qui un’apertura nel muro conduce alla piazza lastricata antistante la Basilica del Santo Sepolcro.
Per accedere alla Basilica si entra dall’unico portale rimasto, quello di sinistra, la cui chiave è affidata da generazioni a due famiglie musulmane che ogni giorno compiono la suggestiva cerimonia dell’apertura e della chiusura della Basilica (in estate alle ore 5 e 21, in inverno ore 4 e 19).
Orari di apertura della Basilica del Santo Sepolcro
La Basilica del Santo Sepolcro è aperta tutti i giorni, ma ha orari diversi a seconda del periodo estivo/invernale:
- da aprile ad agosto 5:00 – 21:00
- settembre 5:00 – 20:30
- da ottobre fino alla fine del tempo estivo 5:00 alle 20:00
- da fine ottobre a febbraio 4:00 – 19:00
- marzo 4:00 – 19:30 fino all’inizio del tempo estivo e poi 5:00 – 20:30
Il mio consiglio è di visitarla subito all’orario di apertura (lo so, è prestissimo ma è il momento migliore) oppure in prossimità dell’orario di chiusura.
Una cosa che mi ha colpito particolarmente è che per entrare nella Basilica del Santo Sepolcro, a differenza del Muro Occidentale e della Spianata delle Moschee, non ci sono metal detector o controlli di alcun tipo e soprattutto non ci sono luoghi vietati ai non cristiani.
Tenete inoltre presente che per accedere all’Edicola del Santo Sepolcro vera e propria c’è spesso una lunga coda: per tale motivo una volta all’interno è possibile sostare solo per pochi minuti.
Il Calvario o Golgota
Subito a destra dell’ingresso, due rampe di una scala piuttosto ripida conducono al Calvario, luogo della crocefissione di Gesù.
Ed è strano (e anche un po’ triste) notare che come i soldati sotto la croce si spartirono le vesti di Gesù, anche il Golgota sia stato spartito tra le diverse confessioni cristiane.
La metà a sinistra con l’altare della Crocefissione sotto cui si trova la roccia del Golgota “appartiene” infatti agli ortodossi greci, mentre la metà a destra con a fianco il piccolo l’altare dedicato all’Addolorata ai latini, anche se il diritto a svolgere alcuni riti è aperto a tutte le comunità della Basilica.
Proprio qui sul Golgota si trovano quattro stazioni della Via Crucis:
- X stazione – Gesù è spogliato delle sue vesti
- XI stazione – Gesù è inchiodato in croce
- XII stazione – Gesù muore in croce
- XIII stazione – Gesù è deposto dalla croce e posto in grembo a sua Madre
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La Pietra dell’Unzione
Scendendo dal Golgota, oppure proseguendo dritto all’entrata della Basilica, si arriva alla Pietra dell’Unzione: una lastra di pietra rossiccia che commemora la deposizione di Gesù dalla croce da parte di Giuseppe d’Arimatea e Nicodemo.
Sono tantissimi i fedeli che di fronte alla Pietra si inginocchiano per baciarla o semplicemente sfiorarla con la punta delle dita o ancora la cospargono di oli aromatici o vi posano sopra degli oggetti.
Anche se l’attuale lastra è stata collocata qui solo nel 1810, a seguito dell’incendio che colpì la Basilica, questi gesti indicano la sacralità del luogo in cui si ritiene che il corpo di Gesù venne preparato, unto quindi, per la sepoltura.
La Rotonda e il Santo Sepolcro
Si arriva così alla struttura circolare che avvolge il Santo Sepolcro: la Rotonda.
Sei pilastri, dodici grosse colonne e quattro colonnette doppie sorreggono l’imponente cupola di venti metri di diametro risalente al 1868, ma restaurata e arricchita di nuove decorazioni nel 1997 grazie ad un anonimo benefattore.
Al centro l’edicola del Santo Sepolcro, detta semplicemente Anastasis (Resurrezione), cuore del viaggio di ogni pellegrino cristiano che viene a Gerusalemme.
Questa è anche la conclusione della Via Dolorosa, con la XIV stazione – Il corpo di Gesù è collocato nel sepolcro.
Prima di accedere all’Anastasis vera e propria si entra nella Cappella dell’Angelo in cui è contenuto un frammento della pietra che l’angelo fece rotolare via dal Sepolcro.
Una stretta apertura, alta solamente 1,33 metri, dà accesso al Santo Sepolcro dove, sotto l’altare che si trova sulla destra, è custodita la pietra su cui riposarono le spoglie di Gesù dalla sera del Venerdì Santo al primo mattino di Pasqua.
Il fondamento della fede cristiana quindi è tutto qui.
Una tomba, vuota.
Simbolo di speranza certa per chi crede.
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