“Dove andate di bello quest’estate?“
“Alle Isole Faroe!“
“Eh?!? E dove sarebbero?“
Le nostre conversazioni pre-partenza con chiunque ci domandasse dove saremmo andati sono state più o meno cosi, a parte qualche – rara – eccezione.
C’è addirittura chi ci ha chiesto se fossero “ma sì quelle isole lá, quelle contese tra Inghilterra e Argentina“. “Mmm no, iniziano sempre per F ma non sono le stesse isole“.
Questo per dire che le Faroe sono ancora lontane dal turismo di massa e, nonostante comunque negli ultimi anni la loro popolarità sia decisamente cresciuta, rimangono una meta non comune.
Fare un viaggio alle Isole Faroe è qualcosa di speciale: un viaggio non da tutti e forse nemmeno per tutti.
Ma se siete amanti dei paesaggi nordici, delle atmosfere solitarie e della natura incontaminata, allora le Faroe sono quello che fa per voi.
In questo post trovate consigli e informazioni utili su come organizzare un viaggio alle Isole Faroe in fai da te: rigorosamente dalla A alla Z.
A – Arrivare alle Isole Faroe
Come arrivare alle Isole Faroe? Il modo più semplice e veloce è sicuramente con l’aereo.
La compagnia di bandiera faroese Atlantic Airways assicura collegamenti frequenti con Copenaghen, Reykjavík, Bergen e Edimburgo, più una serie di collegamenti stagionali con altre destinazioni europee (Barcellona, Lisbona, Maiorca, Malta e Gran Canaria).
Fino a qualche anno fa da giugno ad agosto era prevista anche la rotta su Milano Malpensa, ma purtroppo è stata sospesa, quindi noi abbiamo volato con Ryanair su Copenaghen (Kastrup) e da lì abbiamo preso un volo di circa 2 ore per Vágar.
L’alternativa è quella di volare alle Faroe con Scandinavian Airlines – che tra l’altro abbiamo preso al ritorno – ma tenete presente che in caso di scarsa visibilità, eventualità tutt’altro che remota, viene data precedenza agli aerei della compagnia di bandiera.
In ogni caso cercate di accaparrarvi i posti finestrino, macchina fotografica alla mano e pronti a catturare l’attimo in cui le nuvole lasceranno (forse) intravedere le Faroe!
B – Bordoy
La più grande delle isole del nord.
Il suo centro principale è Klaksvík, il cui nome deriva dall’unione delle parole klakkur (scogliere) e vík (baia): la seconda cittadina delle Faroe per dimensione dopo Tórshavn – tanto da essere definita “capitale del nord” – è infatti adagiata in una splendida baia affacciata sul fiordo e ai piedi delle montagne.
Klaksvik è un ottima base per andare alla scoperta delle isole di Kunoy e Viðoy ed inoltre da qui partono i traghetti per la vicina Kalsoy.
Oltre a Klaksvik, un’altra tappa da non perdere sull’isola di Bordoy è il villaggio abbandonato di Mull, dove il tempo sembra essersi è fermato: anche solo la strada per raggiungerlo vale il viaggio.
C – Corone e cascate da non perdere alle Faroe
La moneta delle Isole Faroe è la Corona faroese: si tratta di una “variante” isolana della moneta danese, per questo motivo alle Faroe viene accettata la Corona danese, ma non viceversa (quindi se avete intenzione di fare poi tappa in Danimarca ricordatevi di cambiare!).
Noi, avendo fatto scalo a Copenaghen, abbiamo cambiato in aeroporto un po’ di contanti per i traghetti e le spese più piccole, ma per il resto abbiamo sempre usato il bancomat senza alcun problema.
Attualmente il cambio è 1 €=7,5 DKK ma, considerato il costo della vita molto più alto che da noi, il vantaggio è soltanto apparente.
Credo di non aver mai visto così tante cascate tutte insieme come alle Faroe: ogni paese, anche il più piccolo e sperduto, ha la sua cascata e guidando se ne incontrano un’infinità.
Le cascate da non perdere alle Isole Faroe sono sicuramente le Múlafossar, all’entrata del villaggio di Gásadalur che si buttano direttamente nell’oceano, e le Fòssa, le cascate più alte in tutto l’arcipelago, lungo la R48 che conduce al villaggio di Tjørnuvík.
D – Documenti per entrare alle Isole Faroe
Politicamente le Isole Faroe fanno parte, insieme alla Groenlandia, del Regno di Danimarca pur avendo ampia autonomia di governo sulle questioni di politica interna.
Per entrare alle Isole Faroe è richiesto quindi il passaporto o la carta d’identità valida per l’estero in corso di validità per tutto il periodo di permanenza: attenzione perché la carta d’identità con il timbro di proroga non è valida.
La patente italiana è invece riconosciuta, così come la tessera europea di assicurazione medica (TEAM) ma è consigliabile comunque sottoscrivere un’assicurazione integrativa. Per la serie “sapevatelo“.
E – Eysturoy
Letteralmente “isola dell’est”.
Eysturoy è la seconda isola delle Faroe sia per dimensione che per popolazione ed è collegata con Streymoy (vedi lettera S- Stremoy e Suðuroy) tramite uno dei pochi ponti stradali sopra lo stretto.
Da Eysturoy passerete sicuramente sia per dirigervi verso Tórshavn e verso le isole del nord sia per tornare verso l’isola di Vágar e l’aeroporto.
Segnatevi come tappe da non perdere gli incantevoli villaggi di Eiði e Gjógv, collegati da una bellissima strada panoramica, la chiesetta di Funningur affacciata sull’omonimo fiordo e se avete tempo la zona intorno al lago Toftavatn.
Infine vi segnalo che sull’isola di Eysturoy si trova la montagna più alta delle Faroe, lo Slættaratindur: è tradizione salire sulla sua cima in occasione del solstizio d’estate per ammirare il tramonto seguito subito dopo dall’alba.
F – Foroya
Dietro al nome di queste isole si cela il duplice significato di isole remote o isole delle pecore.
Le Isole Faroe sono infatti esattamente al centro di un triangolo che unisce Islanda, Norvegia e Scozia e rispetto ai circa 50 mila abitanti le pecore sono praticamente il doppio: in entrambi i casi quindi un nome perfettamente azzeccato.
Ma Føroya è anche il nome del birrificio più famoso delle Faroe: un brindisi alla bellezza di queste Isole con un pinta di birra locale è assolutamente d’obbligo!
G – Grindadrap, la caccia alle balene delle Isole Faroe
La grindadráp è la tristemente famosa caccia alle balene per cui le Faroe sono duramente attaccate e contestate dalle associazioni animaliste, Sea Shepherd in primis, che invitano al sabotaggio turistico di queste Isole.
C’è da dire che, a differenza di altri paesi come Giappone, Islanda e Norvegia, le Faroe non cacciano le balene a fini commerciali, ma ritengono questa pratica parte della loro tradizione storico-culturale.
Per questo motivo la grindadráp è strettamente regolata:
- possono essere infatti cacciati solamente esemplari di balene pilota (non a rischio estinzione)
- l’avvistamento e la conseguente caccia può avvenire solo nei pressi delle baie autorizzate
- è vietato l’utilizzo di arpioni e lance, considerati strumenti che provocano inutili sofferenze alle balene che vengono invece uccise rapidamente recidendo la spina dorsale: la carne delle balene viene poi lavorata e suddivisa tra le famiglie faroesi, che ne fanno scorta per i mesi invernali (difficile quindi, se non impossibile, trovare la carne di balena tra i menu dei ristoranti…e per fortuna direi!).
Infine, per dovere di cronaca, vi segnalo che lo stesso Greenpeace ha riconosciuto la caccia alle balena faroese come pratica tradizionale e ha sospeso la sua opposizione.
H – Hvannagi
Forse il luogo più bello che abbia visto alle Faroe.
A differenza di altri spot famosi delle Faroe il lago di Hvannagi va guadagnato.
Per arrivare fino a qui bisogna prima affrontare la traversata di circa due ore che da Tórshavn porta all’Isola di Suðuroy (vedi lettera S – Stremoy e Suðuroy) e poi bisogna fare un trekking di circa 1 ora e mezza andando un po’ a naso perché il sentiero non è ben segnalato, solo qualche cairns qua e là.
Il lago rimane nascosto fino alla fine, tanto che noi pensavamo di aver sbagliato strada: ma quando meno ve lo aspettate eccolo apparire, incastonato tra montagne e oceano.
Vi auguro di arrivare qui in una giornata assolata (e ventosa!) come quella in cui si siamo stati noi: vi troverete di fronte uno spettacolo che non dimenticherete mai.
PER IL DETTAGLIO DEL TREKKING AL LAGO NASCOSTO DI HVANNAGI VAI AL POST
I – Incontaminate
Unspoiled, unexplored, unbelievable.
E’ il motto scelto dall’Ente del Turismo Faroese per descrivere la straordinaria bellezza di queste isole e mai come in questo caso si può dire che la realtà supera di gran lunga le aspettative.
La natura qui è davvero ancora incontaminata e selvaggia come in pochi altri luoghi: quello alle Faroe è un viaggio da fare in punta di piedi, consapevoli di essere di fronte ad un tesoro tanto bello quanto fragile.
J – Passo…
K – Kalsoy
A Kalsoy si va per due motivi: il trekking al faro di Kallur e il villaggio di Mikladalur.
Ma come raggiungere Kalsoy?
Per arrivare su quest’isola bisogna prendere il traghetto che da Klaksvík porta dall’altra parte del fiordo in circa 20 minuti.
Il costo del traghetto a/r è di 160DKK per macchina + guidatore, a cui si aggiungono 40DKK per ogni altro passeggero: se siete in due spenderete quindi 200DKK, circa 25€.
Tenete presente che il traghetto per Kalsoy è piuttosto piccolino e i locali hanno la precedenza ben indicata anche nelle corsie di imbarco, per cui cercate di presentarvi al porto abbastanza in anticipo.
Noi abbiamo preso il traghetto delle 8 e una volta sbarcati ci siamo diretti subito verso Trøllanes, l’ultimo villaggio dell’isola da cui parte il trekking per il faro di Kallur: non potete sbagliare perché la strada è una sola e arrivati qui finisce.
Per fare il trekking noi abbiamo impiegato grossomodo 2 orette e mezzo per fare andata e ritorno, prendendocela con calma e facendo un sacco di soste fotografiche.
PER IL DETTAGLIO DEL TREKKING AL FARO DI KALLUR VAI AL POST
Una volta tornati alla macchina siamo ripartiti alla volta di Mikladalur, il villaggio famoso per la leggenda della donna-foca o meglio della Kópakonan.
Proprio a ricordo di questa leggenda nella piccola insenatura di Mikladalur è stata collocata la statua di una bellissima donna con ai piedi una pelle di foca.
Ma le sorprese a Mikladalur non finiscono qui.
Una volta arrivati davanti alla statua della donna-foca giratevi: anche questo villaggio ha infatti la sua cascata che finisce direttamente nel fiordo!
Per fare il trekking al faro e visitare il villaggio di Mikladalur calcolate almeno mezzo giornata, prestando attenzione all’orario dei traghetti di ritorno.
L – Lago sospeso delle Isole Faroe
Uno dei luoghi più iconici delle Faroe.
Il lago di Sorvagatavn/Leitisvatn può essere raggiunto con un semplice trekking dal villaggio di Miðvágur.
Essendo questo trekking parecchio gettonato vi consiglio di intraprenderlo di primo mattino: noi partendo alle 8 eravamo praticamente da soli lungo il sentiero e ci siamo goduti il lago in tutta tranquillità, mentre tornando indietro abbiamo incontrato una processione di gente che andava verso il lago.
Un altro buon momento è probabilmente il tardo pomeriggio, ma considerate che per ragioni di sicurezza l’accesso al sentiero è consentito soltanto dalle 7 alle 19, anche se in realtà noi non abbiamo visto nessuno controllare.
Dal 2021 per accedere al sentiero che conduce al lago si deve pagare una fee di 200 DKK (circa 30€) perché si transita su un terreno privato e il proprietario ha imposto questo provvedimento.
Il costo è effettivamente alto, ma il lago sospeso è uno spettacolo che non potete perdervi durante un viaggio alle Isole Faroe!
M – Mykines
Mykines è la più occidentale delle isole che compongono l’arcipelago ed è famosa soprattutto perchè durante l’estate vi nidificano centinaia e centinaia di pulcinelle di mare.
Raggiungere Mykines è un’avventura nell’avventura perché i collegamenti dipendono dalle condizioni meteorologiche e non è nemmeno così improbabile rimanere bloccati sull’isola.
Mykines ha un solo villaggio omonimo abitato da circa una quindicina di abitanti che durante l’estate arrivano ad essere una quarantina.
Sull’isola è inoltre presente una scuola, una guesthouse, un negozio di souvenir e due piccoli caffè dove trovare riparo in caso di tempo avverso.
Due sono i modi per arrivare qui: in traghetto o in elicottero, ma in entrambi i casi occorre prenotare in anticipo, soprattutto nei mesi di luglio e agosto.
La traversata in traghetto dura circa 50 minuti e appena usciti dal fiordo si balla parecchio: se soffrite di mal di mare tenetelo presente.
Una volta sbarcati sull’isola vedrete proprio lungo la strada che conduce al villaggio l’inizio del sentiero per raggiungere l’isolotto di Mykines Holmur con il faro che fa da sfondo alla cartolina più famosa delle Faroe.
Già dall’inizio del sentiero si vedono le prime pulcinella di mare, ma mano a mano che si prosegue se ne è letteralmente circondati: uno spettacolo incredibile!
A partire dal 2018 per percorrere questo trekking è stata introdotta una tassa da pagare e a partire da quest’anno è obbligatorio fare questo trekking anche con guida per un costo complessivo di 400DKK se pagato direttamente sul sito hiking.fo (circa 53€) o 500DKK se pagato il giorno stesso sbarcati a Mykines.
Nonostante le difficoltà per raggiungerla e la tassa da pagare, Mykines è assolutamente un must durante un viaggio alle Isole Faroe!
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N – Norrona
Vi ho detto che il mezzo più veloce per raggiungere le Isole Faroe è l’aereo, ma c’è un’alternativa: la nave!
Il traghetto Norrona, della compagnia faroese Smyril Line, opera infatti un collegamento settimanale tra la capitale Tórshavn, Hirtshals in Danimarca e Seyðisfjørður in Islanda.
Trovate tutte le info sul sito ufficiale: se avete a disposizione un bel po’ di tempo potrebbe essere un’alternativa da valutare.
Per fare un viaggio nel viaggio.
O – On the road
1.000 km in 8 giorni: questo è il bilancio del nostro on the road alle Isole Faroe, uno dei più belli di sempre.
Dove noleggiare una macchina alle Isole Faroe? Visti i prezzi non proprio economici, questa volta ci siamo rivolti direttamente alla compagnia locale Unicar.fo.
Mai scelta fu più azzeccata: ci hanno seguito benissimo dall’inizio alla fine, facendoci anche l’upgrade gratuito ad una categoria di auto superiore (una Volvo V40 anziché una Volkswagen Polo).
Per 8 giorni di noleggio con inclusi:
- chilometraggio illimitato
- secondo guidatore
- assicurazione contro terzi
- pick up/drop off all’aeroporto (ebbene sì, si paga anche questo)
- 1 sub-sea tunnel return ticket
abbiamo pagato 3.740 DKK circa 500 €: un buonissimo prezzo per le Faroe in pieno agosto.
Inoltre con loro avevamo uno sconto del 20% sui successivi attraversamenti dei tunnel sottomarini (vedi lettera T- Tunnel).
Noleggiare un’auto è sicuramente il modo migliore per esplorare le Faroe in piena libertà.
P – Pernottare alle Isole Faroe
Per la prima volta abbiamo prenotato tutti gli alloggi con Airbnb e devo dire che ci siamo trovati benissimo.
I costi degli hotel erano per noi decisamente fuori budget (vedi lettera R – Risparmiare si può?), mentre i b&b offrivano quasi sempre il bagno condiviso, soluzione che noi cerchiamo di limitare solo a casi in cui non è proprio possibile fare diversamente.
Ma dove dormire alle Isole Faroe?
Per comodità noi abbiamo preferito suddividere le notti in modo equo tra sud, nord e centro, dormendo:
- due sere a Sørvágur sull’isola di Vágar,
- due sere a Norðragøta sull’isola di Eysturoy per avere facile accesso a nord
- tre sere nella capitale Tórshavn.
In questo modo abbiamo evitato di fare continuamente avanti e indietro e siamo anche riusciti a recuperare la giornata a Mykines senza problemi.
Q – Quando andare alle Isole Faroe
I mesi che vanno da giugno ad agosto coincidono con il picco della stagione turistica: sono infatti il periodo migliore per visitare le Faroe grazie alle tante ore di luce e alle temperature decisamente più miti.
All’alta domanda però non sempre riesce a far fronte un’adeguata disponibilità sia di alloggi che di auto a noleggio: questo significa che occorre prenotare tutto abbastanza in anticipo.
La tarda primavera e l’inizio dell’autunno possono essere delle buone alternative e offrono tutti i vantaggi della bassa stagione.
E’ comunque curioso notare che anche d’inverno la temperatura media difficilmente scende sotto i 3° in quanto le Isole Faroe sono mitigate dalla Corrente del Golfo.
R – Risparmiare alle Isole Faroe si può?
Ovvero quanto costa andare alle Isole Faroe?
Come in generale tutti i paesi nordici, anche le Faroe sono una meta cara: non c’è storia, il costo della vita è molto, molto più alto che da noi.
Esistono però degli accorgimenti che si possono prendere per cercare di risparmiare un pochino, primo fra tutti quello di scegliere appartamenti piuttosto che hotel.
In appartamento inoltre potrete prepararvi la colazione e volendo anche qualche cena facendo la spesa nei supermercati Bonus, simile ai nostri discount (li riconoscerete dall’insegna con la faccia di un maialino) o FK di qualità leggermente superiore ma comunque con prezzi abbordabili.
Da non sottovalutare inoltre le stazioni di servizio Magn o Effo che hanno sempre un angolo tavola calda con bagel ripieni, hot dog e simili oltre che distributori di caffè.
Infine noi ci siamo portati da casa barrette e cracker da mangiare durante i vari trekking dato che spesso ci si ritrova soli in mezzo al nulla e non sempre è facile recuperare qualcosa da mettere sotto i denti.
Ultimo consiglio: l’acqua in bottiglia costa una fucilata, per cui al ristorante ordinate “tap water” visto che alle Faroe l’acqua non manca di certo ed è buonissima.
S – Stremoy e Suduroy
Stremoy, il cui nome significa “isola delle correnti”, è la più grande delle Faroe e la più popolata.
Oltre alla capitale Tórshavn, Stremoy ospita alcuni dei più bei villaggi delle Faroe.
Primo fra tutti Saksun, che sembra essere uscito da una fiaba con la tipica chiesetta bianca, le case con i tetti di torba e la cascata che si dissolve nel lago.
Da non perdere anche Tjørnuvík con la sua spiaggia nera e una vista meravigliosa sui faraglioni Risin og Kellingin e il villaggio di Kirkjubøur, con le sue case decorate e i resti dell’antico palazzo episcopale risalenti al Medioevo.
Suðuroy è invece la più meridionale di tutte le Isole Faroe e si raggiunge con una traversata di circa 2 ore da Tórshavn.
Le cose da fare e vedere su quest’isola sono parecchie e al primo posto c’è sicuramente il trekking al lago nascosto di Hvannagi (vedi lettera H – Hvannagi).
Scendondo verso sud si incontrano poi le scogliere di Beinisvørð fino ad arrivare al punto più meridionale di Suðuroy e delle Faroe: Cape Akraberg.
Infine da non perdere il villaggio di Fajin dove nella piccola chiesa è conservata la prima bandiera delle Isole Faroe ideata da uno studente del posto nel 1919 e riconosciuta ufficialmente il 25 aprile 1940: da allora il 25 aprile è festa come da noi ed è celebrato ogni anno come Flaggdagur, giorno della bandiera.
T – Tunnel sottomarini alle Isole Faroe
Alle Faroe ci sono tre tunnel sottomarini, a pagamento, che collegano rispettivamente Vágar con Streymoy (tunnel di Vágatunnilin), Eysturoy con Borðoy (tunnel di Norðoyatunnilin) e il nuovissimo tunnel di Eysturoyartunnilin che collega la capitale Tórshavn con Strendur e Runavík sull’isola di Eysturoy.
Mentre per i primi due il pedaggio di 100 DKK è relativo a andata e ritorno, per l’Eysturoyartunnilin pagherete ad ogni passaggio (175 DKK Streymoy-Eysturoy, 125 DKK Strendur- Runavík): verificate con la compagnia di autonoleggio se il pedaggio vi verrà scalato dal deposito cauzionale, altrimenti ricordatevi di pagarlo entro 3 giorni dal transito in una stazione di servizio.
Alle Isole Faroe ci sono poi tutta una serie di tunnel che collegano i vari villaggi, spesso scavati nella roccia e scarsamente illuminati, a carreggiata unica con passing place in cui accostare quando si vedono arrivare le macchine dall’altra direzione.
Quindi fari accesi sempre e occhio ai limiti di velocità.
U – Usate la testa
Il meteo alle Isole Faroe cambia davvero rapidamente e soprattutto la nebbia è un fattore da non sottovalutare.
La prudenza prima di tutto se decidete di intraprendere trekking che in buone condizioni meteo sono abbastanza semplici, ma che in condizioni avverse possono diventare rischiosi.
Tenete presente infatti che nella maggior parte dei casi i sentieri alle Isole Faroe non sono segnalati, non ci sono cartelli che indicano direzioni e distanze, spesso ci si ritrova soli e non è così difficile perdere l’orientamento.
V – Vagar e Vidoy
Vágar è la prima isola su cui si mette piede perchè qui c’è l’aeroporto.
Da non perdere il villaggio di Bjour, da cui si ha una bellissima vista sui faraglioni di Drangarnir e l’isolotto di Tindhólmur, il villaggio di Gásadalur e le cascate Mulafossor e il trekking intorno al Lago Sorvagatavn/Leitisvatn.
Viðoy è invece la più settentrionale delle Faroe e offre degli splendidi panorami sulle isole che la circondano.
Se avete tempo vi consiglio assolutamente il trekking sul Villingardalsfjall, abbastanza impegnativo e da fare solamente in buone condizioni meteo: il panorama che si ha da quassù è uno dei più belli di tutte le Faroe.
PER IL DETTAGLIO DEL TREKKING A VIDOY
W – Waterproof ovvero come vestirsi alle Faroe
La parola magica nello scegliere l’abbigliamento per le Isole Faroe anche ad agosto.
Alle Faroe si sa piove, ma non come potrebbe piovere da noi.
La pioggia delle Faroe può essere così fine da non farci quasi caso oppure può essere fastidiosissima quando combinata a sferzanti raffiche di vento.
La soluzione quindi è una sola: indossare scarpe, giacche e pantaloni resistenti all’acqua, oltre che portare raincover per zaini e macchine fotografiche.
Di ombrello non c’è da parlarne dato che con il vento non resisterebbe neanche mezzo secondo: quindi su il cappuccio e via!
X – Passo…
Y – Idem sopra
Z – Zorva Cafè
Dove mangiare alle Isole Faroe?
Se cercate un posticino accogliente e very local a Sørvágur non posso che consigliarvi Zorva Cafè, il nostro locale salvacena per ben tre sere.
Si trova proprio di fronte al campo da calcio e propone piatti di carne, fish&chips, gli onnipresenti nachos oltre che un’ampia selezione di Føroya Bjór.
Bonus: fa anche una pizza dall’impasto niente male che io ho mi sono presa come ricompensa dopo l’acqua e il freddo che ci siamo beccati a Mykines!
Un viaggio alle Faroe è un viaggio che vi rimarrà nel cuore: per la straordinaria bellezza dei paesaggi, l’estrema gentilezza delle persone, il senso di libertà assoluta.
E alla fine vi sembrerà di aver vissuto un sogno.
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4 comments
Ciao!
Non trovo info circa la moneta, i pagamenti ed il cambio. Accettano bancomat ovunque o serve cambiare moneta prima di partire?
Ciao! Hai ragionissima, mi sono dimenticata 😛
La moneta delle Isole Faroe è la Corona Faroense: si tratta di una “variante” isolana della moneta danese, per questo motivo alle Faroe viene accettata la Corona Danese, ma non viceversa (quindi se avete intenzione di fare poi tappa in Danimarca ricordatevi di cambiare!).
Noi, avendo fatto scalo a Copenaghen, abbiamo cambiato in aeroporto un pò di contanti per i traghetti e le spese più piccole, ma per il resto abbiamo sempre usato il bancomat senza alcun problema.
Ti consiglio quindi di prelevare una volta là qualcosina, giusto per avere un pò di contanti, ma per le spese più grosse vai tranquillo con il bancomat!
Attualmente il cambio è 1€=7,5DKK ma il costo della vita è parecchio più alto che da noi, quindi il vantaggio è soltanto apparente.
P.S. Grazie per la domanda, aggiorno subito la lettera C!
Grazie per il diario dettagliatissimo complimenti. Proprio quello che mi serviva perché a breve e cioè quando le condizioni attuali migliorerano andrò a Faroe per esorcizzare l’isolamento di qursti mesi Davvero bel diario e molto utile. Grazie. Ma una domandina: con il traghetto dalla Danimarka c’è possibilità di avvistare da vicino qualche fiordo? Oppure ci sono delle escursioni sulle isole ( Faroe) verso i fiordi se ci sono ? Grazie se mi vorrà rispondere.
Ciao Leopold, sono contenta che il mio post ti possa essere utile 🙂
Per quanto riguarda il traghetto dalla Danimarca non ti so aiutare in quanto noi siamo arrivati alle Faroe via aereo, ma ti confermo che è possibile vedere i fiordi delle Faroe anche semplicemente seguendo la strada costiera o ancora meglio prendendo i traghetti interni tra le isole.
Per esempio uno dei fiordi più famosi è il Sørvágsfjørður, che puoi ammirare lungo la strada che da Sørvágur conduce fino alla famosa cascata di Mulafossur e che regala delle splendide vedute sull’isola di Tindhólmur.
L’isola di Streymoy è invece circondata da ben tre fiordi – Vágafjørður, Nolsoyarjørður e Skopunarjørður: ti basterà seguire la strada costiera per vederli tutti e tre.
Se inoltre decidi di spingerti fino a Suðuroy, l’isola più meridionale delle Faroe, dal traghetto potrai vedere sia il Skuvoyarfjørður su cui si affaccia l’isola di Sandoy, sia il più grande Suðuroyarfjørður.
Insomma c’è solo l’imbarazzo della scelta!
Se hai bisogno di altre info chiedi pure 😉